• Come utilizzareL'ARDESIA

L’ardesia è una pietra naturale largamente utilizzata in numerosi settori, dall’arte al design, dall’edilizia all’architettura.  

Si tratta di una roccia sedimentaria clastica che appartiene alla famiglia degli argilloscisti. È classificata come semidura o tenera, si presenta con un colore plumbeo-nerastro, e rappresenta una grande varietà di scisti calcareo-argillosi che sono di facile lavorazione, impermeabili e particolarmente resistenti agli agenti atmosferici.

In questo articolo andremo a vedere questa pietra naturale più da vicino, scoprendo le sue caratteristiche e come viene utilizzata. 

Ardesia: una panoramica

Parliamo di un tipo di roccia metamorfica che deriva dalla progressiva sedimentazione di un limo molto fine originato dalla frammentazione dei rilievi. Si caratterizza per una grande resistenza agli agenti atmosferici ed è facilmente divisibile in lastre, anche molto sottili. Si pensa che in principio l’ardesia fu utilizzata circa duemiladuecento anni fa all’interno della zona del Tigullio, in Liguria, tra il comune di Lavagna e la Valle Fontanabuona. 

L’impiego dell’ardesia come materiale di copertura di tetti, risale a tempi antichissimi, ma ha avuto un largo impiego nell’epoca medioevale e poi in quella del Rinascimento. I primi giacimenti che furono sfruttati in modo intensivo dal XII secolo, furono quelli di Recco ed Uscio, nella valle Fontanabuona. 

Altri giacimenti si trovano in Valle Camonica (Lombardia) e nel cuneese (Piemonte). In tempi più recenti, questa roccia metamorfica ha avuto un forte rilancio nell’arredamento, nella finitura e nell’abbellimento di interni, oltre che nell’uso architettonico per il restauro di edifici storici.

Ardesia: proprietà 

L’ardesia è caratterizzata da una fissilità molto marcata. Questa particolare proprietà permette di dividere facilmente l’ardesia con una semplice lama – una tecnica comunemente chiamata “a spacco” – e in piani paralleli. Le singole lastre sono uniformi e molto regolari, e sono caratterizzate da elasticità e resistenza alla flessione molto elevate. 

Una volta stagionata, l’ardesia tende a conservare valori bassi di assorbimento. Unita alla porosità decisamente ridotta del materiale, questa proprietà favorisce la sua protezione dagli attacchi del gelo. Ecco perché l’ardesia è impiegata in modo eccellente come copertura per i  tetti! 

Un’altra caratteristica è l’ottima resistenza al fuoco, che deriva dal bassissimo coefficiente di dilatabilità di questo materiale, che le rende pressoché indeformabili. Inoltre, la buona resistenza all’urto rende le lastre di ardesia molto indicate per la realizzazione di lastricati, lambrini, pavimenti e zoccolature.

Colori caratteristici 

L’ardesia dà il suo nome all’omonimo colore, caratterizzato da una tonalità di grigio con leggeri riflessi azzurri. Una delle sue più belle caratteristiche sono le sfumature, prevalentemente grigie e più o meno marcate, dovute alla composizione del terreno da cui viene estratta. Se invece viene estratta nella versione nera, l’ardesia viene impiegata per realizzare le famose lavagne. 

Trattandosi di un colore versatile, elegante e di una bellezza senza tempo, è largamente impiegata nell’interior design sia per la realizzazione di pavimenti che per quella delle pareti. Inoltre si abbina molto bene a tonalità quali marrone, sabbia, avorio, rosso, arancione e turchese.

Come utilizzare l’ardesia 

Tradizionalmente l’ardesia viene impiegata per: 

  • le coperture dei tetti;
  • il rivestimento dei gradini delle scale; 
  • i portali;
  • la pavimentazione da interno e da esterno;
  • lavagne scolastiche

Inoltre, presenta anche caratteristiche meccaniche tali da essere il piano ideale per biliardi. Fin dalle sue origini, da quando fu inventato dagli Egiziani, il biliardo possedeva il piano in legno. Soltanto durante il 1826, un fabbricante di Londra provò a sostituire la tavola in quercia – che era spessa ben 10 cm – con una lastra di ardesia di 5 cm, migliorandone resistenza, elasticità e peso. Soprattutto a partire dal 1950, è proprio il biliardo a rappresentare il principale utilizzo dell’ardesia, favorendone la sua diffusione anche in America.  

Grazie allo sviluppo tecnologico delle aziende del settore, da qualche decennio l’ardesia è entrata anche nel mondo dell’oggettistica per la casa e dell’architettura d’interni, con panche, piani per tavoli, mensole ed oggettistica di vario genere. Inoltre, oltre ad ampliare le possibilità di lavorazione, lo sviluppo tecnologico ha consentito all’ardesia di raggiungere livelli di competitività commerciale che in precedenza, con la lavorazione interamente manuale, risultavano quasi impossibili.

Luoghi di ritrovamento 

L’ardesia è molto diffusa nell’Italia settentrionale. Da molti secoli è estratta in Liguria, storicamente nella zona costiera tra Chiavari e Lavagna. In tempi più recenti, si sono iniziate a sfruttare anche le cave di Fontanabuona e le cave di Recco, tutte localizzate presso la provincia di Genova.

Un tipo di scisto differente ma molto assimilabile a questo materiale, ma impropriamente chiamato ardesia, si può trovare come pietra da coperture all’interno delle aree alpine, in particolare in quelle della val Camonica in Lombardia e del cuneese in Piemonte.

Soppresso lo scalo ferroviario anticamente dedicato all’ardesia e presente presso la stazione di Lavagna (Liguria), il trasporto di questo materiale avviene unicamente a mezzo autotrasporto, anche se si tratta di lunghe distanze.

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